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lunedì 30 giugno 2008

Forme di governo che si intrecciano con le forme di stato

Lo stato può avere varie forme che si sono consolidate nei tempi:

v LIBERAL-DEMOCRATICO

v TOTALITARIO

v SOCIALISTA

v IN VIA DI SVILUPPO (che comprende tutti gli altri scegliendone uno)

Per stato s’intende qualcosa di moderno, è un ente indipendente a fini generali che comprende la popolazione stabilita su un territorio dotato di una struttura di governo e basato su un complesso omogeneo ed autosufficiente di norme che disciplinano la società e la struttura organizzativa.

Gli elementi costitutivi dello stato sono 3:

§ TERRITORIO

§ POPOLO

§ SOVRANITA’

Il popolo non coincide con la popolazione. Esso è legato allo stato con la cittadinanza. La revisione costituzionale che estende il diritto di voto per le persone residenti all’estero implica il riconoscere diritti a persone che non risiedono nel territorio di provenienza. I residenti per l’appunto fanno parte della popolazione, e non del popolo, in quanto non risiedono nel loro paese di origine ma in uno stato straniero. In Italia la possibilità di voto per gli stranieri residenti in Italia è già stata sperimentata a livello locale, a Genova infatti il comune estende il diritto di voto a tutti i residenti (sentenza del consiglio di stato). Tuttavia il diritto puro di elettorato lo si lascia a chi ha un legame. Fenomeno particolare si ha per la Repubblica di San Marino, che ha subito il fenomeno di emigrazione all’estero compreso il territorio italiano (Little Tony ad esempio è della repubblica di san marino e quando ha partecipato al festival di sanremo egli era uno straniero se pur considerato italiano e quindi ammesso liberamente alle finali). Il passaporto a volte può esser un elemento costitutivo della doppia cittadinanza, come avvenne per gli italo-americani che emigrarono in america agli inizi del novecento conservando la cittadinanza italiana in caso di necessità.

Il territorio è un altro elemento costitutivo dello stato, sul quale vigono le leggi emanate dal governo di tale stato. Su esso quindi si applicano anche le leggi sul diritto agli stranieri. (In Algeria fu emanato il diritto di voto per gli algerini all’estero e ciò non comportò pochi problemi per tutti quelli che risiedevano sul territorio francese, in quanto in passato l’Algeria fu colonia francese.) In Ungheria vi sono 10 milioni di abitanti all’interno del suo territorio, ma all’esterno, ossia nel territorio dei paesi confinanti (Austria, Romania e Serbia) ce ne sono altri 5 milioni. L’Ungheria è stata sconfitta nella guerra mondiale, tuttavia ancora oggi il suo popolo rimane legato al senso di identità reiterato dal passato. In tal modo sono state adottate misure che tutelano gli ungheresi (gli status law) che vivono nei paesi confinanti, garantendo loro diritti da esercitare nello stato di Ungheria. Ovviamente ciò ha comportato una resistenza da parte dei paesi vicini, in quanto comunque l’origine è difficile da trovare. Il problema si è complicato quando l’Ungheria è entrata a far parte dell’UE. Si è avuta la tendenza di andare al di là dei propri confini. Ma ciò vale per ogni singolo stato.

La sovranità è il potere di decisione di avere l’ultima parola politica all’interno di un territorio. La sovranità formale è quella di prender decisioni politiche ultime all’interno di un territorio anche se non autosufficiente in tutti gli ambiti, ossia non deve esser necessariamente uno stato forte. Kelsen scrisse un trattato sulla sovranità affermando che “lo stato c’è finché c’è la sovranità e la sovranità c’è perché esiste lo stato”. In tal modo abbiamo una sovranità interna che si occupa di regolare le leggi dello stato e di mantenere l’ordine al suo interno. Ma esiste anche una sovranità esterna.

L’articolo 11 della costituzione italiana (L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo) è stato scritto prima dell’adesione dell’Italia nell’UE, e fu scritto nell’occasione per aderire all’ONU. Infatti l’Italia grazie a tale articolo ha potuto aderire all’UE senza modificare la costituzione che fonda lo stato, al contrario di altri stati che hanno dovuto drasticamente modificare la carta costituzionale.

Il risultato della sovranità è stato limitato negli ultimi decenni, ossia, il potere di battere moneta ora non vi è più dopo che l’UE ha sancito la politica monetaria comune e unitaria con l’introduzione dell’euro nel 1999, il potere di controllare l’esercito e quindi i conflitti è limitato in quanto l’Italia è membro della NATO e quindi soggetta alle decisioni dell’alleanza atlantica. La posizione dei tributi è rimasta tale anche se tuttavia vi sono dei parametri stabiliti dal Trattato di Maastricht che devono essere rispettati. Quindi in resoconto il potere di sovranità resta tale solo da un punto di vista formale.

Lo stato moderno nasce dopo Westfalia nel 1648, anche se in realtà esso nasce già prima con il costituzionalismo o ancora prima con le polis greche, e nell’impero romano. In tal modo nell’anno della pace che pone fine ai conflitti religiosi assistiamo ad una spersonalizzazione dello stato, in quanto in passato era identificato in una sola persona come nello stato assoluto del Re Sole. Vi è una crisi del concetto di stato-nazione che sta riavendo una riorganizzazione molto forte.

Attualmente si discute se l’Unione Europea sia da considerare stato oppure no. Si è su un’opinione comune che si può considerare una organizzazione, ma dubbia è la sua origine statale.

Lo stato-nazione rappresenta il popolo, la lingua e la cultura in quanto elementi che tendono a coincidere.

Lo stato ha principalmente tre funzioni sovrane:

§ Potere esecutivo

§ Potere legislativo MONTESQUIEU

§ Potere giudiziario

Abbiamo un ulteriore potere che si considera e ricollega come elemento politico: il potere di riconoscimento di un altro stato nella comunità internazionale. Ai tre poteri principali possiamo allegare il potere costituente, il potere di revisione costituzionale ed il potere di indirizzo politico, che si ricollegano alle tre principali funzioni sovrane dello stato.

3 commenti:

Gilesteta ha detto...

L'unione europea mi pare un ibrido. Neancora stato ma nemmeno semplice organizzazione internazionale

Enrico Antonazzo ha detto...

dopo l'esito negativo del referendum in Irlanda, penso che la situazione si sia ulteriormente complicata...tuttavia bisogna dire che l'Irlanda non fa parte dei paesi fondatori della CE, però l'UE non funziona come l'NU e quindi non c'è nessun consiglio supremo tra i fondatori che può garantire una buona stabilità...penso il problema sia tutto li, con tutti questi poteri di veto è difficile creare una vera e propria organizzazione internazionale, e penso che a breve alcuni stati torneranno alla politica della "chaise vide" francese....l'UE difficilmente può diventare l'unione degli stati uniti d'europa...

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