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giovedì 26 giugno 2008

Il concorso morale nella fattispecie di reato

concorso morale: influenza psichica su soggetto-agente (che poi commette reato)

a) determinatore: chi agisce su psiche altrui facendo nascere proposito delittuoso inesistente

b) istigatore: influenza psiche altrui accrescendo predisposizione a commettere reato

- posizione di concorrente morale = particolareà non vale se il fatto non si realizza (soprattutto istigatore, che ha responsabilità attenuata rispetto al determinatore)

- caso 48 (omicidio davanti a parente): complicità morale o adesione psichica a reato altrui à non basta x avere un reato

- no concorso morale neanche nel caso 49: se non mi allontano da dove sparano le bombe non vado al di là del semplice compiacimento x reato altrui

- caso 50: istigatore ispira furto fino a richiedere un quadro ben preciso: la realizzazione di un fatto diverso spezza il legame tra istigazione e condotta successiva (quindi non punibilità x istigatore? à dubbi dottrinali)

7.1) agente provocatore (AP): in genere agente di PS che favorisce commissione di reato al fine di assicurare i colpevoli alla giustizia:

- 2 tesi x AP: 1) Agente Provocatore punibile salvo che si limiti a osservare e ctrl azioni altrui senza intervenire

psicologicamente sui s-a (che vengono determinati ulteriormente a commettere reato)

à reato = pericoloso cmq su piano sociale

2) Agente Provocatore NON punibile: il suo comportamento non sorretto da dolo, essendo la

volontà diretta a assicurare i colpevoli alla giustizia

8. L’elemento soggettivo del concorso criminoso

- elemento soggettivo: 2 profili:

1) volontà manifesta di commettere reato ( = a dolo di reato monosoggettivo)

2) manifestazioni di volontà dei singoli: 2 modalità:

8.1) partecipazione dolosa a delitto colposo: casi rari, dottrina scettica; l’elemento colposo è altrui

ma si valuta l’eventuale dolo di un s-a che concorre

8.2) partecipazione colposa a delitto doloso: problemi ancor maggiori del caso 1: semmai invece

che partecipazione colposa = NON DILIGENZA (il dolo è elemento molto preciso di motivazione

individuale che non può essere influenzato solo dai comportamenti colposi altrui)

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