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domenica 29 giugno 2008

La fantasia delle furie rosse vince contro la potenza tedesca

Anche se non riguarda espressamente i temi legati al mio sito, ritengo sia giusto spendere due parole sulla finale dell'Europeo che si è conclusa circa un'ora fa.
L'uscita degli azzurri non significa non prestare attenzione alla finale della competizione perché la sportività e il fair-play regnano sempre in queste occasioni, e vedere una bella partita è sempre qualcosa di bello. Lo sport fa parte della cultura ed è quindi giusto scrivere quattro righe su questo argomento.

La fantasia delle furie rosse ha sconfitto la potenza tedesca grazie ad un gol di Torres, sfruttando la disattenzione della difesa tedesca e superando il portiere. La Germania non ha Buffon tra i pali. Tuttavia nonostante la bella partita, gli Spagnoli si sono dimostrati poco sportivi e privi di quel fair-play necessario ai vincitori, nonostante abbiano meritato la vittoria. Vincere significa anche giocare e rispettare l'avversario senza essere arroganti e presuntuosi, e le furie rosse per tutta la partita hanno fatto azioni fallose e hanno cercato in piu occasioni di far perdere tempo, per il gusto di vedere i minuti passare sulle lancette dei cronometri.

Come magra consolazione possiamo affermare che l'Italia è stata l'unica squadra a non perdere contro i neo campioni d'Europa, pur avendo perso ai rigori, una lotteria. E' sicuramente poco ma per lo meno questo significa che con un pò di fortuna in piu e con un miglior gioco quel sogno europeo poteva anche realizzarsi. Ora è necessario fare mente locale e pensare al futuro del calcio italiano.

La vicenda Donadoni: ma l'Italia e gli italiani ora si sono messi a fare gli interisti? E' colpa dell'arbitro? è colpa della sfortuna? era una giornata storta? è colpa dell'allenatore? doveva mettere tizio, caio o sempronio? è sempre colpa di qualcuno?
E quindi come al solito, l'unica soluzione è quella di esonerare il commissario tecnico, da buon costume italiano. Però ricordo bene come giudicavano il grande marcello Lippi prima del mondiale, soprattutto in piena vicenda Calciopoli. Poi dopo la vittoria sul tetto del mondo tutti quelli che lo avevano criticato fecero di tutto per salire sul carro del vincitore, da buona vecchia ipocrisia della classe sportiva italiana. E la storia non cambia.
Il richiamo di Lippi: ma era necessario esonerare di punto in bianco l'allenatore? e richiamare Lippi? solo perché ha vinto? e prima del mondiale perché non lo volevano piu? è vero che la storia la fanno solo i vincitori come si suol dire, ma bisogna dare tempo al tempo, la vecchia abitudine tutta italiana di esonerare subito gli allenatori che non vincono non è mai stata utile, e per guastare il tutto, quando un allenatore vince un mondiale lo si lascia andar via. Per poi richiamarlo solo due anni dopo. Non credete che facciamo un pò ridere l'UEFA?

Ad ogni modo bisogna ripartire perché il mondiale in africa è alle porte, la magia di Berlino non può essere svanita nel nulla e l'Italia è campione del mondo ancora, dovrà dimostrarlo sul campo. Le parole non servono a niente, è necessario dimostrare al mondo e all'Europa che non è stata la causalità di un momento quella vittoria sui francesi, ma è stato il frutto di una squadra che ha un passato remoto glorioso, un passato prossimo vincente e un futuro da scrivere dalla parte dei campioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Scusa, ma che stai a di'??
Abbiamo rischiato fino alla fine della partita, andando in atacco i 90 minuti. Rivediti la partita, per carita'.

un saluto
e complimenti per il sito

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